lunedì 18 febbraio 2013

Pensieri fuori di testa

Roma 16/02/2013

Ho una certa apprensione a schiacciare il tasto invio, quando lo farò qualcosa cambierà, una farfalla in India batterà le ali causando un terremoto in California....vabbeh vado e clicco sia fatta la nostra volontà.

All'attenzione di: Isabella Carlone - Milena Bastardi - Stefano Pedron - Daniele Totolo - Flavio Chirico


Cari compagni di viaggio e di villaggio, mi rivolgo a voi che siete lo "zoccolo duro" del gruppo. Da qualche tempo a questa parte mi accade di "pensare" alla strana magia che si scatena nel creare cose (in questo caso giochi di parole) dagli scarti pescati dal nostro vissuto e dall'attualità che ogni giorno ci sputa addosso parole, immagini e pensieri. Trovo che tutto questo sia molto stimolante, mette in moto processi mentali imperscrutabili, alle volte ci stupiamo di noi stessi per le idee che fuoriescono dalla nostra mente contorta. Il Villaggio annovera più di 250 iscritti, siamo una bella forza creatrice, ognuno dal suo pc, ogni giorno, osservando la realtà, si esprime per gioco e condivide per gioco le intuizioni che arrivano dagli altri e le elabora con altrettante idee che si autoalimentano. Mi stupisco e mi diverto leggendo le storie di tutti, credo sia lo stesso anche per voi,  è una sana passione, un bisogno di comunicare originalissimo. Il punto è che tutto questo materiale, questo magma creativo, ho paura che pian piano si disperda e non crei, a parte una momentanea soddisfazione personale, niente di costruttivo.Mi spiego meglio o almeno ci provo. Possiamo continuare a fare quello che tanto ci appassiona finché ne avremmo voglia e fantasia, può bastare così e amen, la vita continuerà come prima. Nel caso, però, non vi basti, se pensate che anche nel cazzeggio fine a se stesso ci sia qualcosa che sottovoce definisco "genio", se pensate che questo gioco possa  diventare qualcosa di più, allora, e arrivo al punto, vi chiedo e mi chiedo: come possiamo fare per coinvolgere in modo collaborativo e costruttivo questo bellissimo gruppo? Come possiamo fare per metterlo strutturalmente al servizio della comunicazione? Metterlo a disposizione di tutto quel mondo che di questo prodotto si nutre, quel mondo che ogni giorno chiede cibo, idee, immagini per promuovere se stesso! Mi piacerebbe contribuire nel realizzare qualcosa di utile per tutti, mettendo a disposizione questa energia positiva. Forse sono solo un illuso e un sognatore, se è così non abbiate pietà, ditemelo e mi fermo qui!!. Però se tutto quello che vi sto dicendo è in parte anche un vostro "sentire", allora parliamone, ognuno col proprio talento può dare un grande contributo alla realizzazione del soooogno! (cit. Crozza/Briatore). Pensiamoci, confrontiamoci, possiamo realizzare una sorta di cooperativa creativa di autori, di pubblicitari, di scrittori, ognuno dalla propria casa, nel tempo, nello spazio e alla velocità che ad ognuno aggrada. Non so come si possa strutturare questo progetto, questa lettera serve per esplorarlo, per mettere in gioco le nostre esperienze e per tradurlo in una cosa concreta. La Cosa mi entusiasma e mi intimorisce molto, ma ormai (che bellissima parola) ho gettato il sasso senza nascondere la mano...ah la mano è di Antonello Congiu da Roma, la mia email è waspsettanta@gmail.com

Pensateci, in ogni caso, pensare è uno sforzo che fa sempre bene, e come si dice "l'audacia è la virtù dei...morti...di fame!"
Ciao ci si sente, sempre, comunque.

P.S. Vi comunico che sto facendo una ricerca a ritroso sul gruppo per scovare e riportare alla luce delle gemme abbandonate, quello che sto evidenziando sono opere che piacciono a me e che reputo originali e divertenti. L'elenco partirà da gennaio 2013, e arriverà faticosamente fino all'inizio del gruppo, su ogni battuta verrà citata la fonte. Lo dividerò in capitoli perché il materiale che ho scelto è sorprendentemente vasto. L'unico dubbio è se inserire le mie battute, essendo di parte, ci devo ancora pensare. Abbiamo scritto tanta roba bella, e riportarla con un metodo "razionale" renderà la lettura ancora più fruibile e divertente. Naturalmente vi dovrete fidare del mio metro di giudizio e del mio gusto, vi garantisco che malgrado le apparenze, ho un palato raffinato. Il sistema dei like del bannato immaginario mi lascia un po' perplesso, è sicuramente più democratico ma non mi fa sussultare la mente! spero di farvi una lieta sorpresa sicuramente sarà un doveroso omaggio ai Bannatti del Villaggio.

4 commenti:

  1. interessante il tuo pensiero, mi piace!! :D

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  2. ma praticamente, di cosa ti occupi Antò? lavori nell'editoria? come vorresti sviluppare l'idea se non su internet? proprio non saprei come poter "divulgare" il nostro verbo in larga scala, ci stiamo provando su fb ma nessuno di noi sa come poter raggiungere più persone che la pensino come noi.

    non vediamo altro modo che basarci sui "like" perchè i gusti sono soggettivi, per esempio non è detto che i post che selezionerai tu siano gli stessi che sceglierei io :)
    in ogni caso mi fa piacere che i nostri giochi di parole ti entusiasmino, speriam che continui così, in un anno di "carriera" del gruppo ho notato che, affezionati a parte, la gente va e viene, ci sono nuovi protagonisti che scrivono per un periodo e poi scompaiono. fa parte del gioco, l'importante è che sopravviviamo. è già una grossa soddisfazione aver conosciuto dal vivo altre menti malate come me e non escludo che ciò accadrà di nuovo.
    ciao stefano

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    1. Concordo che l'dea debba essere sviluppata in rete, come fare lo ignoro, servirebbe un contenitore, un sito, che possa elaborare le idee. Io mi occupo di tutt'altro che di editoria, ho iniziato questo blog e a scrivere da voi a Novembre 2012, quindi brancolo nel buio sul da farsi ma allo stesso modo mi piacerebbe sviluppare e organizzare questa nostra "sana Malattia!" Come dicevo l'ho buttata li, senza pretese, solo per farci qualche domanda. Non voglio una risposta o una soluzione, in queste cose, i passi da fare, se condivisi, sono da fare assieme, uno alla volta, avendoci l'idea del traguardo ma non conoscendo il percorso.
      Ciao Anto

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