domenica 1 dicembre 2013

Supposte politiche. 3


Cari Italiani, care Italiane, e con viva e vibrante insoddisfazione che vi faccio questo resoconto di mie considerazioni sulla politica italiana.

Continua la mia disillusa narrazione dell'aberrante vita politica italiana.
Il protagonista, come negli ultimi venti anni, è sempre lui, il cavaliere oscuro, che imprigiona il Paese alle sue vicende personali con la faccia tosta e l'amoralità che lo contraddistingue.
Appellandosi a qualsiasi cavillo possa tornargli utile, il suo esercito di avvocati e di parlamentari telecomandati, diluisce i tempi della sua inevitabile decadenza da Senatore della Repubblica Italiana, fino ad arrivare però all'ineluttabile conclusione.

Buona lettura e sana incazzatura...


21/10/2013

  • Verdini  trasmette l'idea di un ex macellaio arricchito, con la matita sull'orecchio e il camice sporco di sangue...il nostro!
  • Berlusconi giura che le sue scorregge sono retroattive. Schifani e Brunetta confermano...
  • Gasparri si è laureto in demagogia con 110, lode e bacio accademico alla francese.
  • Essere saggio vuol dire vedere Casini in TV che indica l'uscita dalla crisi, e non prendere a schiaffi il televisore...
  • Verdini trasuda arroganza, corruzione e impunità da tutti i pori, sembra un Previti ingrassato con un 3 % di simpatia in più...
  • Dato che il PdL si è indignato per l'esito della presidenza Antimafia, accontentiamolo dandogli la presidenza Promafia... (cit.Lateral)
  • Per Berlusconi ora la vitola è dura. Sul suo pettine arrivano i nodi dei suoi capelli finti...
  • Se P.Grasso dovesse dimettersi per le sue dichiarazioni, allora R.Schifani, per riequilibrare, dovrebbe avere l'ergastolo...
  • L'Italia esce dagli 8 Grandi (G8) ed entra con merito nei 2 Piccoli (P2)...
  • Berlusconi, rimpiange le canzoni di De Gregori, da quando ha sentito cantare De Gregorio...
  • Il dilemma di Alfano: " sparire fiero con le spalle al muro o sparire servile con le palle al culo?"
  • Se Quentin Tarantino vedesse la Marina Berlusconi, la Santaché e la Pascale, ci farebbe subito un film pulptrashsoap...
  • Burattino Alfano ha la lingua asciutta mentre Berlusconi ha una bellissima pelle idratata!
  • Oltre agli americani, anche i russi spiavano i leader europei. A Washington e a Mosca, stanno codificando le scorreggine della Merkel...
  • Basta con questi guru del quartierino che parlano alla pancia della gente. Il cuore e la testa stanno morendo abbandonati, usiamoli meglio!
  • I 20 anni di Berlusconi in politica rimarranno una macchia non solo sull'economia e sul sociale ma soprattutto nell'animo violato del Paese.
  • "La sinistra che non cambia si chiama destra!". "La destra che cambia si chiamerà sinistra!" Il vangelo secondo Matteo, parole chiare...
  • Le dichiarazioni di Berlusconi sulla persecuzione familiare paragonata alla Shoah, non offende solo il popolo ebraico, offende anche l'australopiteco da cui discendiamo...
  • Dopo i falchi e le colombe, altro volatile nella voliera di Berlusconi, come ogni anno, puntale è calato l'avvoltoio Bruno Vespa, tomo tomo, sazio sazio di carogne...
  • STRONZO!
    Non è parola offensiva, è stata estrapolata da un concetto complesso, usandola strumentalmente contro Silvio Furbacchioni...
  • Dopo Del Turco, Marrazzo, Storace, Formigoni, Lombardo, Polverini, Cappellacci ed altri a seguire, possiamo affermare solennemente: "Lo scranno della Regione genera mostri!"
  • Il puttino Renzi è un furbino che non sa far di conto, conquista stomaci a destra, perdendo teste a manca...
  • Letta ci ha le palle d'acciaio, io le palle piene di Letta...
  • Rettifico: Letta palle d'acciaio? No palle di latta...
  • Non mi preoccupa la Cancellieri, mi preoccupa di più la Cancelloggi e soprattutto la Canceldomani...
  • Il sindaco di Ariccia vuole cambiare la legge elettorale, introducendo il Porcellum...
  • Il neo discorso di Silvio Furbacchioni alla neo Forza Italia: " L'Italia è il paese che chiavo!"
  • Letta "nel 2014 le donne usciranno dall'orlo della crisi di nervi..."
  • Davanti a palazzo Grazioli ci sono 4 contenitori; vetro, carta, umido e un container per Alfano & Co...
  • Libero e Falchetto, fascista perfetto...
  • Per lo scontato ballottaggio elettorale contro Re 'nzi alla segreteria PD, il comitato Cuperlo chiede: "Civati, ci voti?"
  • Il Papa promuove la sua nuova medicina, "la Misericordina". Il Papi ci avvelena da anni con la sua, "la infamina"
  • Vedere gente osannare un anziano amorale condannato, che incita le piazze per difenderlo, ci fa capire che la voglia di fascismo è sempre lì, sottopelle pronta ad affiorare...
  • Lo avevo detto in tempi non sospetti e lo ribadisco oggi nauseato: " Lara Comi, due braccia rubate alla lavapiatti!"
  • "Voglio la Grazia senza chiederla". Sotto il palco decine di bambole impellicciate hanno alzato la mano...
  • Il tragicomico di Berlusconi, sarà che alla sua morte fisica, pullman di vedove affrante, andranno al suo mausoleo chiedendo una grazia...
  • La vita amorale del fhuretto di Arcore si concluderà come la storia ci insegna, chiuso nel suo nido d'aquila, pazzo circondato dai suoi cani, e dai suoi uccelli, Bondi, Sallusti, Capezzone, Santanchè...
  • Sentire Silvio Furbacchioni aljas Bugiardoni, in tutte le sue TV, straparlare di diritto, fa accapponare la pelle dei coglioni...
  • Sconvolgenti dichiarazioni di Ruby Nud: "Bondi leccava i genitali a Bugiardoni mentre Augusto Minchiolini gli praticava sesso orale"
  • Trovato lo slogan per la nuova Forza Italia di Silvio Sporcaccioni: "Eja, Eja, Ejaculà..."
  • La Biancofiore è candida come il catrame, è ciarpame senza pudore, una beata pecora che si offre al lupo, una donna a metà senza meta...
  • La Biancofiore è la dimostrazione che aver studiato, preso una laurea è ininfluente per evolversi dall'australopiteco...
  • Stasera a piazzapulita è caduto un tordo che si credeva un falco. Domani la Biancofiore passerà una giornataccia di fuoco nei piani alti di Publitalia...
  • Silvio Bugiardoni, finalmente dopo la seconda dècade decàde...

sabato 26 ottobre 2013

Una parola chiara sui giochi di parole.

Giochi di parole
Enciclopedia dell'Italiano (2010)
di Stefano Bartezzaghi
giochi di parole
1. Definizione
Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) in cui alle regole sintattiche della costruzione del discorso si sovrappongono o si sostituiscono principi alternativi, che non sono codificati o lo sono solo in settori particolari (➔ enigmistica) e risultano fondati su fenomeni linguistici non denotativi (come la somiglianza casuale fra le parole, la combinatoria, la falsa derivazione, ecc.).
Per gioco di parole in senso ristretto si intende invece il gioco che ricorre nel discorso soprattutto orale, e si basa su fenomeni di assonanza, consonanza, allitterazione e paronomasia (➔ bisticci di parole) o di ambiguità semantica (il cosiddetto doppio senso). Nell’oralità, il gioco di parole si caratterizza per spontaneità e libertà da norme e ha un costante effetto di abbassamento del registro, sino a diventare una tecnica frequente del discorso comico; nella scrittura, invece, il gioco di parole tende a generare vincoli che mettono in luce il virtuosismo del suo autore, sia in campo propriamente letterario sia nello specifico campo enigmistico.
La differenza tra giochi di parole in senso stretto e in senso generico corrisponde solo parzialmente a quella tra manifestazione orale o scritta, quindi sarà più prudente attenersi a categorie aperte, come primo livello e secondo livello.
2. Giochi di parole di primo livello
I giochi di parole di primo livello contengono per intero la gamma dei giochi di parole in senso ristretto, oltre a fenomeni di tipo diverso. La loro caratteristica comune è l’estemporaneità: senza che nulla lo annunci e senza che alcun accordo venga proposto o pattuito tra gli interlocutori, un incidente interrompe il flusso del discorso, della conversazione o del testo. È una decisione unilaterale di chi, avendo la parola, improvvisamente la impiega in modo non convenzionale ottenendo innanzitutto, il più delle volte, un effetto di sorpresa. Spesso questa rottura della convenzione pragmatica è solo momentanea e viene immediatamente riparata; non è impossibile che resti persino inavvertita dall’interlocutore o che venga attribuita da costui a una défaillance nella competenza linguistica del parlante (per es., a un lapsus).
Non convenzionale è, per es., l’invenzione linguistica in cui il parlante commuta il codice dalla lingua che condivide con il suo interlocutore in un linguaggio indeterminato, secondo le modalità del ➔ grammelot teatrale. Nel discorso quotidiano è difficile che si verifichi un’eventualità del genere, che viceversa non è infrequente nel linguaggio infantile («Ambarabà ciccì coccò / tre civette sul comò»; ma sull’invenzione linguistica si veda Bausani 1974) e nella letteratura per l’infanzia («Supercalifragilistichespiralidoso»), nonché nella letteratura tout court (il dantesco «Pape Satan, Pape Satan Aleppe», Inf. X, 1).
Esistono anche esempi di invenzione linguistica che pertengono al secondo livello, a partire dall’esperanto: qui il linguaggio inventato è dotato di proprie regole sintattiche e può essere tradotto ovvero decrittato (Albani & Buonarroti 1994).
Più comuni nel discorso quotidiano sono giochi di mescolanza linguistica, di salto di registro e di deformazione, che corrispondono a invenzioni linguistiche moderate. Nella mescolanza linguistica, a una lingua di base che fornisce le strutture fonetiche, lessicali e sintattiche fondamentali si aggiungono e incastonano esecuzioni fonologiche, scelte lessicali e costruzioni provenienti da una lingua diversa o da un dialetto o da un gergo (si vedano: Primo Levi, Argon; Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny; Luigi Meneghello, Libera nos a Malo).
L’effetto straniante che deriva da tali performance plurilingui è analogo a quello che, appena attenuato, deriva dal fenomeno del salto di registro, in cui il parlante scarta per es. dal linguaggio comune a un linguaggio settoriale (burocratico, specialistico, aulico; ➔ Carlo Emilio Gadda, inizio dell’Incendio di via Keplero: «Se ne raccontavano di cotte e di crude sul fuoco del numero 14. Ma la verità è che neppur Sua Eccellenza Filippo Tommaso Marinetti avrebbe potuto simultanare quel che accadde, in tre minuti, dentro la ululante topaia, come subito invece gli riuscì fatto al fuoco»), o da un linguaggio di registro medio al turpiloquio (Alberto Arbasino,Fratelli d’Italia: «… per venire ammessi con sussieghi e vaffanculo»).
Abbiamo poi le deformazioni, spesso ma non esclusivamente di tipo fonologico: specialmente esecuzioni dialettali di fonemi (come Cràcchesi per Craxi), spesso esasperate dai comici; ipercorrettismi nella pronuncia o nella morfologia (per es., la messa al plurale di prestiti dall’inglese, barssportspullmans nelle trasmissioni comiche di Renzo Arbore), vezzi verbali che ricorrono e marcano l’idioma particolare di un comico (come Eminems di Luciana Littizzetto).
A questa categoria di giochi di primo livello appartiene anche l’inserzione nel discorso dei cosiddetti tormentoni: parole, espressioni o frasi che provengono dalla koinè mediatica (programmi televisivi, pubblicità, comici famosi) e risultano a disposizione del parlante con l’immediatezza che un tempo avevano i ➔ proverbi. Dai proverbi, però, i tormentoni si distinguono poiché non costituiscono affermazioni ma allusioni, e inoltre poiché non si riferiscono alla condivisione di un universo di valori tradizionali ma alla condivisione di un universo di intrattenimento e svago. I proverbi hanno un senso, i tormentoni molto spesso si limitano a indicare la comune passione degli interlocutori per un comico, o la comune conoscenza di uno spot pubblicitario.
Passando da tali forme di giocosità diffusa ed estemporanea ai giochi di parole in senso stretto, occorre registrare preliminarmente la loro sostanziale coestensione con il dominio dei motti di spirito e con il dominio dei lapsus. La differenza tra i diversi ambiti è puramente pragmatica (la presenza di un effetto arguto, l’intenzionalità), mentre i fenomeni formali coinvolti – sintattici e semantici – non sono distinguibili.
I dizionari definiscono il gioco di parole come un sinonimo di bisticcio o di doppio senso e freddura. L’unica caratteristica comune a tutti i fenomeni che si possono riportare al gioco di parole in senso stretto è una sorta di ‘sdoppiamento’, non molto meglio denominabile e a cui diversi teorici si sono riferiti con etichette comeambiguitàambivalenzabisociazionecondensazionespostamentobi-isotopia e simili. Possiamo per es. avere due parole simili nel suono, una delle quali viene accostata (gioco di parole in praesentia, come nel bisticcio: amore amaro) o sostituita all’altra (gioco di parole in absentia, come nella modificazione di modi di dire: «il più grande poeta italiano morente», attribuita a Ennio Flaiano con riferimento a Vincenzo Cardarelli). In altri casi possiamo avere una parola che ha due significati differenti, in un contesto in cui l’interlocutore è chiamato ad applicarli entrambi («È scattata l’ora legale. / Panico tra i socialisti», titolo apparso sul giornale satirico «Cuore»).
La somiglianza dei suoni in praesentia realizza diverse figure, spesso ricorrenti anche in poesia e nel folklore verbale, come la rima, l’assonanza, la consonanza, l’allitterazione, la paronomasia. Sulla tassonomia delle somiglianze tra le parole non esiste un consenso generalizzato tra gli studiosi di retorica (anche perché spesso vengono confusi criteri di classificazione diversi: tipo di somiglianza fra due parole, loro posizione all’interno della frase o del verso, loro eventuali rapporti grammaticali, loro eventuali rapporti etimologici).
Date due parole che appaiono somiglianti all’orecchio, è possibile una classificazione del tipo di somiglianza considerando quali elementi delle parole sono identici e quali sono diversi. Questi i casi principali:
(a) identità delle vocali, diversità di una o più consonanti: assonanza («volere è potere», proverbio);
(b) identità delle consonanti, diversità di una o più vocali: consonanza («volere è volare», proverbio);
(c) identità dei fonemi al principio della parola: allitterazione («brutta bestia», modo di dire);
(d) identità dei fonemi al termine della parola (a partire almeno dalla vocale tonica):rima («... vita / ... smarrita»);
(e) identità di un numero rilevante di fonemi, anche in ordine diverso nelle due parole: paronomasia («da immani fumi / minimali arrosti», Franco Fortini).
Un altro fenomeno complementare, che di per sé contribuisce solo debolmente alla somiglianza ma può rendere più evidenti i tipi di somiglianza già elencati, è ilparallelismo o isocolia: l’identica lunghezza di due parole o stringhe linguistiche, calcolata in fonemi o in sillabe (o in grafemi, per quanto riguarda la lingua scritta).
L’apparente linearità di un tale schema è però complicata dall’applicazione dei medesimi nomi a figure diverse (per es., per assonanza si intende anche l’identità delle vocali solo al termine della parola) e anche dal carattere imprecisato di alcune definizioni (come, per la paronomasia, il «numero rilevante» di fonemi). Infine, tutti questi fenomeni si possono realizzare anche fuori dai limiti della singola parola (per es., nella rima franta), ciò che rende ancora più arduo ogni tentativo di formalizzazione stringente.
Nel caso della somiglianza in praesentia si può avere un accostamento immediato e a contatto, oppure un accostamento a distanza, che spesso riguarderà luoghi privilegiati del testo (la fine del verso o dell’emistichio; la fine del periodo, in prosa).
Nel caso della sostituzione in absentia, l’importante è che il contesto evochi con immediatezza la parola sostituita, cosa che può solo essere assicurata dal contesto. Nel titolo del libro del comico Daniele Luttazzi, Va’ dove ti porta il clito (1996), il titolo parodiato (Va’ dove ti porta il cuore, il noto romanzo di Susanna Tamaro, 1994) ha come unici parametri di somiglianza la debole allitterazione del solo fonema iniziale (clito / cuore) e il parallelismo dei due sostantivi bisillabici. In altri giochi, come quello narrato da Arbasino in Fratelli d’Italia, vengono evocati modi di dire e titoli («Il cielo in una stanza»; «toccare il cielo con un dito»): in un gioco di società, ogni partecipante deve sostituire solo mentalmente il lessema cielo, che compare in ogni espressione ricordata, con il lessema culo. Il gioco non è esplicito (l’isotopia oscena resta segreta), ma si fonda sulla consonanza moderata cielo / culoe certamente sullo scarto di registro tra un termine tipico del linguaggio poeticomidcult e uno dei termini di turpiloquio più frequenti nella lingua e nel gergo italiani.
La sostituzione in absentia non sempre richiede, in realtà, una somiglianza fonica tra termine proprio e termine vicario. La densità del luogo comune può essere tale da farlo evocare anche all’interno di modificazioni radicali: nel frequente uso giornalistico conseguente al successo del titolo del romanzo Cronaca di una morte annunciata, ai sostituti del termine morte non è mai stata richiesta una particolare somiglianza al modello sostituito perché la nuova formazione fosse ritenuta efficace (cronaca di una crisi annunciatacronaca di un matrimonio annunciatocronaca di una svolta annunciata, ecc.). È questo uno dei casi in cui ad essere lievemente modificato non è il lessema, ma il modo di dire che lo accoglie, potendo considerare, grazie alla sua forza coesiva, tale modo di dire come un intero.
Due parole diverse possono anche fondersi in una sola, secondo la modalità condensativa del calembour (familionari per familiari milionari). Da questa modalità derivano i giochi di falsa etimologia, in cui una parola viene interpretata secondo un’analisi intenzionalmente erronea e arguta delle sue componenti («salvatico è chi si salva», aforisma di Leonardo da Vinci).
La seconda, fondamentale procedura dei giochi di parole in senso stretto è costituita dalle diverse forme che possono essere prese dalla doppia significazione. Qui a variare non è più, sia pure di poco, l’espressione ma, a parità di espressione, il contenuto. Polisemia, omonimia e ambiguità normalmente risolte dal contesto ne risultano invece esaltate. Nell’interpretatio nominis («Oh padre suo veramente Felice! / oh madre sua veramente Giovanna, / se, interpretata, val come si dice!», Dante, Par. XII, 79-81) il riferimento del nome proprio a una data persona deve essere integrato con il significato che ha come parola della lingua (Giovanna valeva per gli etimologisti dell’epoca Domini Gratia, ossia «grazia del Signore»).
La doppia significazione (cioè l’ambiguità semantica) è il procedimento fondamentale per l’enigmistica italiana cosiddetta classica. La doppia significazione è considerata da molti teorici più nobile ed efficace della rassomiglianza parziale; Sigmund Freud la colloca in una fase più evoluta della «psicogenesi del Witz». Rispetto ai giochi di rassomiglianza parziale ha però il problema di non essere esplicitamente denunciata e quindi di dare luogo a interpretazioni più dubbie da parte dell’interlocutore. Infine, per quel fenomeno che lo stesso Freud identificava come «latenza del discorso osceno», per doppio senso si intende specialmente un gioco di parole che allude a contenuti osceni.
Sulla frontiera tra gioco di parole intenzionale e inconscio troviamo due fenomeni. Il primo è il lapsus volontario. Si ha, per es., nella deformazione del nome (si pensi alla gag di Totò e l’onorevole Trombetta nel film Totò a colori), che si può fingere sia involontaria, data la coincidenza dei meccanismi di lapsus e gioco di parole. Il secondo fenomeno, simmetrico al primo, è il gioco di parole involontario, che si ha quando nel flusso del discorso capita di accostare involontariamente due parole simili (per bisticcio o per rima) e ce ne si scusa: una dimostrazione dell’abbassamento del registro del discorso che viene causato da ogni gioco di parole.
3. Giochi di parole di secondo livello
Dal punto di vista della classificazione dei giochi di Roger Caillois (1958), il gioco di parole di primo livello corrisponde alla polarità della paidìa: giochi di fantasia e di dissipazione di energia, a basso tenore normativo e ad alto potenziale umoristico. La polarità opposta, detta del ludus, perde tutta la sua estemporaneità e gran parte delle sue connotazioni argute. Roger Caillois poneva a questo estremo giochi astratti e strategici come gli scacchi; nel settore linguistico Giampaolo Dossena (2004) preferiva parlare di «giochi con le parole» proprio per separare quest’altro genere di giochi da quelli che si possono confondere con i «bisticci».
Nei giochi di secondo livello si entra, consapevolmente e in accordo con gli altri interlocutori, attraverso una cornice costituita da regole certe e condivise. Che si tratti di giochi infantili (come È arrivato un bastimento carico di ... o Fiorifrutti,animali, ecc.) o di giochi da tavoliere (come lo Scarabeo-Scrabble), di giochi da salotto come quello delle sciarade o di enigmistica, la caratteristica comune è la fuoriuscita dal discorso ordinario: non si tratta più di elementi eterogenei che ne interrompono il flusso, ma il linguaggio stesso cessa le sue funzioni comunicative per diventare campo e materiale di una costruzione artificiosa.
Le componenti più tipiche della maggior parte dei giochi di parole di secondo livello sono due, che possono essere compresenti o meno. La prima componente è la sfida: l’enigma a cui dare soluzione, il primato da battere (chi riesce a trovare il maggiore numero di parole con una data caratteristica), lo schema da riempire, la restrizione da rispettare; la seconda componente è la competenza combinatoria, che porta a selezionare una parola innanzitutto per le caratteristiche del suo significante e non (o solo secondariamente) per la pertinenza del suo significato.
In Italia la principale forma di gioco di parole di secondo livello, per diffusione e radicamento, è l’➔ enigmistica. Numerose altre forme, emerse nel corso della storia della lingua italiana ma diffuse specialmente dagli ultimi decenni del Novecento, vengono a volte raggruppate sotto l’etichetta (largamente arbitraria) diludolinguistica. Sono giochi come: la collezione di parole contenenti cinque vocali tutte diverse (panvocalismoaiuolesequoiasurrealismofreudiano); la composizione di anagrammi su nomi di personaggi famosi (onomanzia: Marco Antonio / antico romano); il reperimento o l’invenzione di parole dalle caratteristiche peculiari (palindromi lunghissimi: onoraronoaccavallavacca; parole con la stessa sillaba ripetuta tre volte: capopopolopatatatanon-onorevoli); la costruzione di catene di parole differenti per una sola lettera (metagrammaCAPOcaLocOlocolACODA); la composizione di testi in cui una data lettera è assente (lipogramma: «Così di frequente un felino di genere femminile corre verso un cibo unto e succulento che pressoché di sicuro le succede di incorrere in dolorose perdite del suo corredo ortopedico»; la lettera evitata è laa), o in cui sono presenti tutte le lettere dell’alfabeto (pangramma: «Pranzo d’acqua fa volti sghembi»; Dossena 1990), o in cui ci si preclude l’uso di tutte le vocali tranne una (monovocalismo o omovocalismo: «All’alba Shahrazad andrà ammazzata»; Varaldo 1993).
4. Funzione del gioco di parole
Solo teorie psicologiche e teorie dell’umorismo, oltre a qualche affondo teorico nel campo retorico, si sono poste il problema di quale funzione possa avere l’attitudine umana a giocare con le parole. L’eterogeneità dei fenomeni che vanno considerati all’interno della categoria (ognuno, inoltre, poco importante di per sé) ha favorito un atteggiamento non unitario nei confronti di essa: come dire che una teoria del gioco di parole, semplicemente, non è mai esistita (almeno al di fuori della sua possibile specificazione arguto-umoristica o poetico-retorica). Eppure i principi cardinali dei giochi di parole appaiono sempre più importanti nella costituzione di alcune delle più notevoli attività linguistiche contemporanee, nell’ambito letterario, in quello del marketing (con le sue rilevanti proiezioni nel campo politico), in quello dell’intrattenimento: in ognuno degli ambiti, quindi, in cui si può articolare il mito contemporaneo della comunicazione, dal naming dei prodotti alla poetica dell’international style letterario.
Sugli assi della differenza / ripetizione (fonetica, e non solo), dello sdoppiamento semantico, della suggestione fonosimbolica (➔ onomatopee e fonosimbolismo), della manipolazione agonistica interlocutoria, dello scarto di registro si giocano battaglie di importanza cruciale, che una più adeguata e comprensiva estetica del gioco di linguaggio e della sua funzione potrebbe aiutare a osservare meglio.

lunedì 21 ottobre 2013

Supposte politiche. 2


Cari Italiani, care Italiane, e con viva e vibrante insoddisfazione che vi faccio questo resoconto di mie considerazioni sulla politica italiana.

Qui di seguito ho riportato delle mie osservazioni tragicomiche, man mano che i fatti politici italiani si mostravano nella loro assurda naturalità davanti ai miei occhi perfidi e disillusi. 

Il cavaliere oscuro è sempre li ad influenzare le regole, a decidere le sorti della sua vita personale di miliardario amorale, mischiandola con la vita di milioni di italiani disperati. Sempre di più, la parte sana e maggioritaria del paese che non lo sopporta, si affida all'intervento liberatorio della .....


   "Morte falciatrice"


13/09/2013


  • Non se ne può più, che Berluscojoni! Il cavaliere oscuro sul piatto della bilancia della giustizia sprofonda sotto il peso della colpa. Vorrebbe redimersi usufruendo della grazia però senza chiederla e senza mostrare pentimento. A questo punto la popolazione pensante della penisola, dovrebbe rispondergli con una voce sola: "Grazia? grazia al cazzo!"
  • Giuliano Amato è il protagonista della nuova soap Napolitano: "un posto al sola!"
  • Nella nuova sede di Forza Italia a Roma, rilasciano pure la patente per poter guidare la macchina del fango...
  • Ho visto in anteprima il video messaggio di Berlusconi, l'ha girato nella plancia della Concordia...
  • Berlusconi vuole comprare il relitto della Concordia per farci la nuova sede di Forza Italia. Nel caso dovesse affondare, la riciclerebbe come tomba del PdL...
  • Se l'Italia è come il Titanic, allora Berlusconi è l'iceberg...
  • Berlusconi ha girato così tanti video ultimamente, che a Mediaset stanno pensando di distribuirli nel mondo. Una parte dei video li curerà il loro consulente di fiducia Frank Agrama, mentre la parte più corposa sarà affidata alla Rocco Siffredi Production.
  • "Nessuno può giudicarmi" (Berlusconi). "Nessuno aumenterà l'Iva" (Brunetta). "Nessuno fermerà la Tav" (Alfano). Ulisse si sta già rompendo le palle...
  • Se Papa Bergoglio dovesse far visita al neo romano Berlusconi, deve ricordarsi di non benedirlo con l'acqua santa, potrebbe incenerirlo...
  • La stabilità va stabilita con un instabile stabilmente inquisito?
  • Un appello al Presidente della Repubblica Napolitano: "Prenda La Clio e la porti a Capri, non si impicci più, stavolta ci pensiamo noi!"
  • Credo che se tutti quelli che disprezzano Berlusconi andassero a pisciare sul suo mausoleo, Il lago di Garda, perderebbe il primato di fronte al lago di Arcore...
  • Gli aggettivi inqualificativi per descrivere Silvio Furbacchioni sono infiniti. Il punto è: Ma con uno così, perché?
  • Nel mio mondo ideale, vorrei che, oggi, per il compleanno di Berlusconi, i figli gli portassero una torta...con all'interno una lima.
  • Oggi alle 17.00 Berlusconi parlerà ai suoi per convincerli, e visto il grave momento comincerà e finirà con la solita barzelletta...
  • ma quando Grillo dice: "noi cambieremo, noi faremo, noi comanderemo..." con quel "noi"cosa intende?
  • Geni a confronto: (Einstein) "Energia = Massa per Velocità della luce al quadrato". (Berlusconi) "Energia = Massa di pecoroni che rubano alla velocità della luce".
  • Carfagna: "Le grandi menti hanno sempre avuto la violenta opposizione delle menti mediocri". Io: "I grandi mentitori hanno bisogno di te"
  • Dopo la mezzanotte l'Iva saliva e la saliva si seccava nella gola che voleva urlare: "porca miseria ladra!"
  • Alfano pronto alla scissione! Alf andrà con Casini, ano resterà nei casini di Berlusconi...
  • Se Alfano si ribella,  Berlusconi passerà altre 55 notti insonni, dimagrendo fino alla Small. Poi recupererà il sonno perduto nella tranquillità di una cella, o al massimo su una panchina ai giardinetti...
  • A Silvio furbacchioni ubbidiscono i Bravi di manzoniana memoria, ma noi italiani sani siamo più bravi di loro.
  • Alfano tira fuori le palle per paura di sentirsi incastrato, non sapendo che rischia di finire castrato...
  • Alfano chiede a Quad : "Quid pro Quod"
  • Giovanardi ora per riciclarsi di nuovo, si farà chiamare: "Jovanardi".
  • Al vertice con Berlusconi e Dudù, Alfano per non sentirsi inferiore ha portato un alano...
  • Prima Follini, poi Casini, poi Fini, ora Cicchitto... ma non c'è la rima? Certo, come non c'è più il PdL! La dura legge del contrappasso, la Democrazia Cristiana resuscitata da un lazzarone...
  • Momenti febbrili per Silvio Berlusconi. Sta lavorando tutta la notte per ricucire lo strappo. Ha chiesto a Ennio Doris di mandargli un Tir espresso carico di blocchetti di assegni...
  • Ormai non gli è rimasto più nessun altro tentativo, Berlusconi con il suo staff medico, sta provando la performance per l'ennesimo colpo di scena al senato: " L'infarto in diretta!"
  • Berlusconi si è prima scavato la fossa, poi ci si è calato, quando hanno cominciato a riempirla di terra, lui salta fuori dicendo "opplà". L'indegnità fatta persona, furbacchioni fino alla fine.
  • La cosa buffa di Berlusconi, a parte lui, è che i suoi fedeli litigano per consigliarlo, mentre lui fa sempre quello che cazzo gli pare...
  • Dopo i suoi servi e i sui vizi, Berlusconi poteva solo scegliere i sociali servizi...
  • Ma ora che è morto di vecchiaia l'infame Priebke, dovrebbero morire per rappresaglia anche 10 politici italiani stronzi?
  • Ma nel programma del M5S c'è scritto pure : "fesso chi pensa?"
  • Anche Silvio Berlusconi è un figlio della Resistenza. 78 anni fa, suo padre, resistette più del solito durante il coito interrotto...
  • Umberto Bossi ha finalmente trovato il suo delfino. L'ha visto nell'acquario di Genova, saltava fuori dall'acqua come un grillo...
  • Dopo la morte di Priebke, lette le ultime volontà. La sua salma dovrà essere cremata nel forno di Dachau...
  • I manifesti di Renzi della sua nuova campagna promozionale, sono molto cool e camicia con quelli di Berlusconi del '94.
  • Il grande carro di Renzi raccoglie di tutto, asteroidi, astri e astronzi...
  • Per la tomba di Priebke, proporrei un loculo nel mausoleo di Arcore, o al limite in un armadio di palazzo Grazioli...
  • Dopo aver sentito il fascismo comunicativo di Brunetta da Fazio a "che tempo che fà", mi vien da pensare, che per rifare l'Italia ci vorrà mooolto tempo e taaaanta pazienza...
  • Vedere il disonorevole Brunetta non rispondere alle domande di Fazio, tirando sempre in ballo spruzzi della macchina del fango, non è solo penoso, è fascista!
  • Il golpe di Brunetta in Rai ha raggiunto il suo scopo influenzandone i piani alti. Maurizio Crozza è un "patrimonio dell'umanità". Nel panorama  televisivo italiano Crozza è un gigante tra i nani, non capirlo vuol dire essere dei Brunetta al servizio di Merdaset...
  • Brunetta è un cieco in un mondo di slovacchi...
  • Se Darwin fosse ancora vivo, non andrebbe + alle Galapagos bensì a palazzo Grazioli per studiare l'evoluzione di una nuova specie di parassiti nel loro habitat naturale..il Forza Italiotus ex Pidiellinus...
  • Casini  è un virtuoso ecologista, fa il riciclo da quando è nato...
  • l'Iva Zanicchi, si rimette in gioco seguendo il Renzi. Cambierà anche il suo nome in Imu Zanicchi...
  • Renzi ha dichiarato che con lui al comando non ci saranno più le larghe intese e nemmeno il Lunedì...
  • Bonanni, una garanzia! Un sindacalista per tutte le stagioni, di solito si ricicla nell'umido, ma sta bene pure nella carta straccia...
  • Alfano si ribella! Ha chiesto al suo Boss la testa di Brunetta. Il Boss ha ceduto, mandandogliela dentro un pacco. Il pacco era vuoto...

sabato 19 ottobre 2013

17/18 Ottobre 2013

Gli occhi fissavano dei particolari, li fissavano senza vederli. Gli occhi facevano un lungo e lento percorso, fissando dei particolari, poi si fermavano, non accettavano la realtà e tornavano all'inizio. Ogni tanto il percorso si interrompeva, gli occhi si appannavano per un emozione struggente, per pochi minuti pesanti come ore, poi ritornavano all'innaturale quiete abitudinaria del percorso.
Gli occhi fissavano la punta delle scarpe, senza vedere, poi proseguivano il cammino sulla pietra bianca, antica, consumata dal tempo, scrutavano i giochi impossibili delle macchie scure, seguivano le fughe annerite, che s'incrociavano geometricamente, fino ad interrompersi sul margine di un tappeto. Gli occhi fissavano i disegni semplici e poveri, testimonianza di un arte antica, fissavano le trame del tessuto colorato, senza vedere,  Gli occhi cercavano conforto in quelle essenziali figure, senza trovarne. Lo sguardo intorpidito si destava, e proseguiva nel cammino. La superficie piana, morbida, policroma, s'imbatteva ora, in una dura base in ferro battuto. Poi la struttura si slanciava, addolcendosi in un balletto di calle e foglie, che si rincorrevano salendo. Gli occhi guardavano la dolce grazia dell'immagine, ma non la vedevano. Ora gli occhi incontravano una nuova forma, non più esile e armoniosa, ma piena, solida come una nave. Gli occhi si soffermavano sul legno lucido, seguivano lentamente l'intarsio di un giglio, dal gambo al fiore, lo guardavano ma non lo vedevano. La lenta salita dello sguardo ora scopriva un candido merletto che circondava con un abbraccio, come un mare calmo la possente nave. La delicata filigrana, salendo, si trasformava nella trasparenza di un velo. Gli occhi guardavano quel velo, ma non lo vedevano. Ora la testa guardava l'orizzonte davanti a se, senza più ostacoli,  gli occhi seguivano quel velo, lentamente, fino alla sommità. Come un sole che nasce dal mare, dalla trasparenza eterea del velo, si materializzavano due mani bianchissime con le unghie laccate, posate delicatamente sopra un rosario. Gli occhi ora vedevano, ma non capivano, non volevano accettare l'evidenza, preferivano scappare, tornando da capo a guardare la punta delle scarpe. Era un brutto sogno, non poteva essere vero, riprendevano il cammino, nella vana speranza di non vedere più quelle dolci mani.

Il dolore di fronte ad un'ingiustizia è sempre grande, ma di fronte a quelle mani innocenti, è immenso.
Se potessero parlare quelle laboriose e infaticabili mani; quante vite hanno accarezzato, quante cose belle hanno realizzato, quanto bene hanno fatto a chi ha avuto la fortuna di toccarle.
Povere mani, ricchissime mani, sfiorartele ancora per l'ultima volta, cercando di assorbirne quel dono.

Buon viaggio Domenica, il tuo quarto figlio Antonello

domenica 6 ottobre 2013

Isolare e debellare il male maggiore.



Mi rendo conto che ultimamente sono diventato monotematico, vorrei tanto tornare quanto prima ad intrattenervi con le mie amate corbellerie, ma questo è lo stato delle cose.
Penso che quando esiste un serio problema personale, nella famiglia o nella vita, questo debba essere affrontato cercando di risolverlo.
Io ho diversi problemi ultimamente da risolvere, ma tutti sono causati da uno in particolare. L'origine dei miei mali, nasce in un periodo storico che accomuna tante persone come me, che si sono trovate emarginate e tradite da uno Stato italiano che ha distrutto il bene e il sentire comune, a tutti i livelli sociali. Questa fine apparentemente ineluttabile, non mi ha sconfitto, ma  ha aperto ancora di più la mia sensibilità e determinazione nell'affrontare la realtà. Questo mia logica analisi mi ha portato ad individuare il male maggiore, e conseguentemente a cercarne la cura. La soluzione di questo sfacelo morale, politico, sociale ed economico, deve partire dalla consapevolezza di tutti che il male deve essere isolato e debellato.
Il mio contributo alla cura del male è una certezza che si racchiude nelle parole di un nostro vecchio saggio, un illustre italiano che anche da diversamente giovane è capace di dire: "Berlusconi è un bugiardo, segue gli umori, non ha alcuna visione del bene comune, odia lo Stato e le istituzioni, è un fantastico venditore di frottole, posseduto da un narcisismo finto spinto all'egolatria" (Eugenio Scalfari 6/10/2013)

venerdì 27 settembre 2013

Uno così...

Vorrei chiedervi una cosa, una cosa sola:
Ma uno così che ha fondato la sua fortuna dal nulla, uno così che per campare da giovane, raccontava le barzellette e cantava sulle navi da crociera, uno così che, improvvisamente, disponendo di tanto e misterioso denaro, comprava terreni non edificabili, e dopo pressioni e regali ai politici locali otteneva i permessi, costruendo quartieri per la borghesia lombarda, uno così che aveva come braccio destro Marcello Dell'Utri, condannato per concorso in associazione mafiosa, uno così che per proteggersi pagava il pizzo alla mafia e assumeva alle sue dipendenze come stalliere nella sua villa il boss Vittorio Mangano condannato all'ergastolo per duplice omicidio, uno così che ha un fratello minore sfigato, pluricondannato a cui ha intestato società e attività di comodo, uno così che ha creato senza permessi un impero televisivo nazionale di tre reti ufficiali e altre occulte, network televisivo costruito per vendere messaggi pubblicitari tra una soap, uno stupro, un omicidio e un film, uno così che ha nominato direttore del Tg 4, Emilio Fede, giornalista vanesio nonché giocatore d'azzardo inquisito per favoreggiamento alla prostituzione minorile, uno così che ha pagato una sentenza per potersi impadronire della Mondadori, il più grande gruppo editoriale italiano, uno così che comprava film internazionali al doppio del valore dalle sue società offshore, accumulando fondi neri nei paradisi fiscali, uno così che ha dato in nero 20 miliardi di vecchie lire a Bettino Craxi in cambio di leggi favorevoli per le sue televisioni, uno che per paura di condanne imminenti nel 1994 è entrato in politica creando un partito dal nulla e poi governando ha modificato le leggi per salvarsi dalla galera, uno così che ha sdoganato la destra post fascista e la lega nord ante razzista, uno così che pur di governare si è alleato con Fini, Casini, Bossi ed i loro relativi partitini, inizialmente sfruttandone il voto per le sue leggi "ad personam" e poi espellendo ed indebolendo i succitati leader, fagocitandone parlamentari ed elettori, uno così che foraggiava parlamentari avversi per far cadere governi democraticamente eletti, uno così che ascoltava in segreto le telefonate confidenziali dei suoi avversari politici e poi le faceva pubblicare sui suoi giornali di corte, uno così che ha messo a capo dei suoi quotidiani d'assalto Il Giornale e Libero, personaggi come Feltri, Sallustri e Belpietro, opinionisti  radiati, condannati, graziati e sparati, ideatori e alimentatori della ben nota "macchina del fango", uno così che ha consigliato al presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, di nascondere il proprio scandalo privato, pagando i carabinieri ricattatori poi smascherati e condannati,  uno così che ha fatto entrare nel servizio pubblico della Radio Televisione Italiana, nei posti di comando, tutti i manager, giornalisti e segretarie del suo Network privato, uno così che ultimamente ha nominato direttore del più seguito telegiornale nazionale, il  TG1, un ex retroscenista politico,  il viveur Augusto Minzolini, che in poco tempo ha raccolto le seguenti menzioni: diffida, abuso d'ufficio, condanna pecuniaria, non rispetto della par condicio, editoriali faziosi contro la politica dissenziente, ed infine la conseguente rimozione dal suo incarico, uno così che per ringraziare Augusto Minzolini dei servizi resi lo ha fatto eleggere Senatore della Repubblica Italiana, uno così che ha fatto eleggere nel proprio partito gentiluomini del calibro di Scilipoti, Razzi e De Gregorio, che precedentemente avevano tradito il loro mandato elettorale in cambio di favori economici e politici, uno così che ha fatto eleggere per nomina diretta nel parlamento i suoi avvocati difensori Longo e Ghedini, uno così che faceva entrare nella propria casa per gestire i suoi intrattenimenti notturni, un certo Giampi Tarantini, ovviamente un condannato, nonché implicato in scandali sessuali con ricatti ai politici, uno così che professava valori cristiani e rettitudine morale e nel frattempo si dedicava con decine di donne di facili costumi a maratone sessuali, pagandole per le loro prestazioni eleganti, uno così che da sposato con figli, trovava normale accogliere nelle sue serate rilassanti, Noemi Letizia e Ruby Rubacuori, ragazze minorenni, che restavano a volte a dormire nelle sue stanze, uno così che la sua ultima moglie Veronica Lario, ha definito pubblicamente "un malato che va con le minorenni" e criticava le sue notti magiche con una metafora benevola "ciarpame senza pudore di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo", uno così che nei suoi viaggi sudamericani si faceva accompagnare da Valter Lavitola, faccendiere, millantatore, ricattatore plurinquisito, al momento agli arresti, uno così che si è comprato la squadra di calcio del Milan, prendendo calciatori a peso d'oro da altre squadre, condizionando il mercato, facendo lievitare i costi di gestione del calcio italiano, fino a portare l'intero movimento calcistico in deficit, uno così che con i suoi programmi televisivi spazzatura, falso moralisti, voyeristi, ha manipolato milioni di persone culturalmente indifese, uno così che strapagava le sue stars televisive per strapparle alla concorrenza, uno così che gestisce la maggior parte degli introiti pubblicitari dei media, e ne detta i costi, uno così che voleva mettere come Ministro della Giustizia Italiana, il suo avvocato di fiducia Cesare Previti, condannato per corruzione di testimoni e di magistrati, uno così che ha blandito la Chiesa Cattolica favorendola nella scuola, nella sanità, nel commercio, nell'edilizia, nell'informazione, andando contro le direttive della Costituzione Italiana, garante di uno stato laico, indipendente e democratico, uno così che ha giurato la propria cristallina onestà sulla testa dei suoi figli, figli messi poi a dirigere i suoi potenti e ormai legalizzati imperi economici, uno così che da vecchio si trucca per ore da giovanotto, per nascondere il suo reale aspetto, che si trapianta dei capelli finti innaturalmente tinti, e che si mette dei tacchi posticci per apparire più alto, uno così che sorride benevolo alle vecchiette e ai bambini, che elargisce banconote ai questuanti che hanno la fortuna di entrare nelle sue grazie, e che mostra il suo vero volto demoniaco contro i giudici che lo accusano o contro i giornalisti che lo incalzano su argomenti imbarazzanti, uno così che vive perennemente sotto scorta come un dittatorello della repubblica delle banane con la coscienza sporca, uno così che non accetta domande scomode o inchieste su di se e che comunica con il mondo, solo quando vuole lui, con videomessaggi registrati provati per ore, o in trasmissioni televisive con giornalai chini ai suoi capricci, succubi alla sua potenza politica ed economica, uno così che impone a tutti i parlamentari del suo partito l'obbedienza assoluta, come fossero cosa sua, prima votando per confermare al mondo intero la sua buona fede nel credere che la minorenne Ruby Rubacuori fosse la nipote di Mubarak, ora per costringerli alle dimissioni in massa dal parlamento per impedire la sua decadenza da senatore e dalla politica italiana, uno così che dopo 20 anni di processi pilotati, aggiustati e prescritti, è stato finalmente condannato in via definitiva per frode fiscale, uno così che evadendo il fisco italiano e creando fondi occulti nei paradisi fiscali di mezzo mondo, li ha poi utilizzati fraudolentemente per comprare o sostenere società commerciali e finanziarie, giornali, televisioni, case editrici, case cinematografiche, istituti bancari, calciatori, star televisive, avvocati, testimoni, giudici, faccendieri, escort, politici, ville sfarzose, scuole private, enti ecclesiastici, arricchendosi a dismisura, uno così che ha governato o condizionato l'Italia negli ultimi 20 anni, periodo in cui il Paese è regredito in tutte le eccellenze, perdendo fette enormi di mercato su tutti i settori produttivi, aggravando il già enorme debito pubblico, lasciando nella disperazione intere generazioni di italiani, uno così che racchiude in se tutti i vizi, le debolezze, le furbizie e le meschinità dell'essere umano, mortificando l'Italia agli occhi del mondo, uno così che ha saputo convivere e sopravvivere al male profondo che permea la sua coscienza senza battere ciglio, influenzando e determinando ancora oggi la nostra esistenza.

Ma uno così, vale la dignità, l'intelligenza, la storia, la cultura di un grande paese com'è l'Italia?


P.S. Mi fermo qui, anche se ogni volta che lo rileggo, ho la tentazione di aggiungere altri incresciosi episodi al curriculum vitae di uno così...

lunedì 23 settembre 2013

riEvoluzione della parola. 23


Buongiorno parlati raffinati,

Dopo 300 giorni da l'inizio di questa mia bizzarra avventura letteraria, voglio riprendere fiato e fare un bilancio "on the road".
Tornando a ritroso al Novembre dell'anno scorso, mi sono reso conto di aver scritto molto e di conseguenza pensato molto. Cosa dire, mi sono sorpreso e divertito a pensare quello che poi ho riportato. Ho conosciuto una parte di me creativa che si nascondeva nell'abitudine giornaliera del tirare avanti. La creatività, entra in conflitto spesso e volentieri con la praticità e la concretezza, e questo conflitto, è stato l'ostacolo più duro da superare. La mia vita psichica, dal mio punto di vista, è indubbiamente migliorata. anche se ho trascurato altre priorità familiari. Credo che provare a mettere in pratica un "sogno" se pur piccolo, ne valga la pena, sempre! Nutrire la propria anima con un cibo auto prodotto è stata un esperienza gratificante. Mi ha fatto scoprire, che non siamo solo carne e ossa con la data di scadenza, ma siamo qualcosa di più.
Quello che questa scoperta mi porterà, lo ignoro, ma a me basta solo il fatto di essermi affacciato in questo nuovo mondo ignoto che chiamo "essere umano", e di averne assaporato l'essenza con tutti i sensi.
Altro da dire più non v'è, il danno ormai è fatto e il dado è stato tratto. 
Sto al di là del Rubicone...

Buona lettura e buona vita.

Elenco cronologico dal 16/09/2013 al 21/09/2013
  • Nacque in acque chiare. (cit. mia figlia Sara)
  • "Dai Kin, non darti tutte quelle arie, mi condizioni!"-"Colpa tua se Mi t subishi"
  • Patire è un po' morire.
  • Quando mi perdo mi sento come tra Udine e Mondello...
  • "Unomaggio"
    La parola data.
  • I granchi al risveglio si sgranchiscono le chele...
  • ...e Dio disse:" Io sono, il verbo essere in prima persona"
  • Tradire è il fare...
  • Scegliere il male minore:
    Meglio una pugnalata alle spalle che alle palle...
  • Il barbiere dovette chiudere l'attività per il calo del Pil...
  • A notte fonda nella chelevisione fanno degli spogliarelli dove le femmine di granchio mostrano la polpa...
  • In spiaggia, disteso sopra tre teli mare, uno verde, uno bianco e uno rosso, canticchiava fra teli d'Italia...
  • Per avere un appuntamento serve un grande temperamento...
  • Porto gallo O porto La valletta maltese?
  • In Giordania stanno facendo un referendum per stabilire se cambiare il nome del Mar Morto in Mar Amao...
  • DVD et impera.
    VHS est superat.
  • Se ti sei perso sulle sponde di un lago Andino, e chiedi informazioni, potrebbero non dartele, specialmente se è il lago Chi ti caca! (licenza fonetica)
  • I cattivi umori devono restare secreti...
  • Nabuccodonosor non aveva mai lavorato in vita sua, poi arrivò Giuseppe Verdi che lo mise all'opera...
  • Otello, Raffaello e Rocher mandavano baci furtivi alla dolce Mon Cherì...
  • Dio prima di provare con la costola, aveva provato con un testicolo di Adamo, ma andò male, la donna che ne uscì fuori rompeva troppo poco le palle!
  • Era un buon cristiano ma analfabeta, quando dovette firmare la petizione per costruire una nuova chiesa, fece il segno della croce...
  • La buona coscienza cambierà quando i benestanti invece del barboncino adotteranno un barbone...
  • Di noia si nutre lo zio...
  • Avevo vissuto a senso unico, rallentando sui dossi della vita, ma dopo un lungo stop, finalmente la svolta...a sinistra!
  • Caro gli costò quella costola. Porca Eva!!!
  • La glaciazione portò non pochi problemi, innanzi tutto la scarsità di cibo, anche se quel poco che c'era si conservava bene...
  • Per permettergli di cantare a Jovanotti il brano: "se fossi solo sasso e non fossi solo fossile", è stato realizzato dalla Sony un nuovo microfono impermeabile...
  • Ma chi è quel Fabio che canta con Cato?
  • Lampa Dario prendi in sposa la qui presente Ceri Monia finché la luce non vi separi...
  • Era un imprenditore coraggioso, prima aveva aperto una tappezzeria a portare via che però non ebbe fortuna, dopo prima di arrendersi, convertì l'attività in una tappezzeria al tavolo...
  • La testa ce l'ho, il cuore ce l'ho, due mani ce l'ho, due gambe ce l'ho.
    Ho tutto quello che mi serve per vivere bene sotto questo ce l'ho...
  • Al bicierotismo preferisco l'autoerotismo...
  • Da quando scoprì l'autoerotismo tutte le sue conquiste le portava in macchina.
    Era un playboy incallito...
  • Nel mio metro di giudizio, l'unità di misura è il grammo di buon senso...
  • E seguiva D seguito a C.

martedì 17 settembre 2013

RiEvoluzione della parola. 22



Preziosi parolai

A settembre di solito si traccia una linea e si ricomincia da capo, ma stranamente, non ho ancora finito questa insolita avventura e mi capita di dover raccontare ancora qualcosa. Le intuizioni si intrufolano nella mia testa chiedendo spazio, glielo do senza remore, e le manifesto.

Qui di seguito narro le vicende di un intensa settimana creativa ancorché cretina, ma come disse il sommo poeta " finché non ritorno a riveder le stelle, ve ne racconto delle belle!"


Elenco cronologico dal 6/9/2013 al 14/9/2013


  • Quando mi siedo a Piazza San Marco mi sento osservato da quei volatili. Impiccioni!
  • Alberto Botu essendo il più importante produttore di verdure sottolio, ebbe il timore di chiamare tradizionalmente il suo primogenito come suo nonno..."Lino"
  • I pittori fiamminghi sono stati i più importanti interpreti della tecnica ad acquarello...
  • Botero è stato un pittore a tutto tondo...
  • Salvador Dalì quando si converti all'Islam, cambiò il nome in Mohamed Dalì.
  • Monet e Manet non fecero mai esposizioni assieme, ritenendosi a vicenda dei copioni...
  • Degas fu uno dei massimi esponenti dell'impressionismo, anche se utilizzò raramente il colore rosso. Gli ricordava il colore del sangue e gli faceva troppa impressione...
  • Alle esposizioni di Modigliani, c'era così tanta gente davanti ai quadri che per vedere le sue famose donnine bisognava allungare il collo...
  • I periodi pittorici fondamentali di Picasso furono quattro: Picasso di quadri, di cuori, di fiori e di picche...
  • Il neo sindaco Marino, ha chiuso i Fori Imperiali, ora i romani non si lamenteranno più delle buche...
  • Arrestato un maniaco a Roma per atti osceni in luogo pubblico. Nella Bocca della Verità non aveva messo la mano...
  • Nel quaternario era secondario sbarcare il lunario...
  • Nelle notti senza luna, l'uomo primitivo guardava il cielo facendosi domande.
    Nelle notti di luna storta, la donna primitiva guardava l'uomo facendogli accuse...
  • Quando scomparvero i dinosauri, il pubblico si alzò in piedi osannando il prestigiatore...
  • Adamo si chiamò così perché fu il primo che abboccò...
  • Adamo si nutrì delle mele dell'albero della conoscenza perché si era stancato delle pere di Eva...
  • ...e Dio disse. "donna partorirai con dolore e tu uomo lavorerai con sudore!"
    Anni dopo il cesario e i robot confutarono quelle parole...
  • Quando il serpente tentò Eva lei disse:" ma non eri rosa?"
  • Un giorno camminando per il paradiso terrestre, Adamo trovò su un albero un incisione:"E. ama A.". Adamo corse furente da Eva e gli chiese:" chi è sto cazzo di A.?". Da li ebbe inizio la gelosia e la stupidità maschile...
  • Dio è favorevole alla caccia, è stato il primo cacciatore mandando via Adamo ed Eva dal paradiso terrestre...
  • Tutte le sere Adamo ed Eva guardavano meravigliati il tramonto. Furono i precursori del cinema, il cinema Eden...
  • Anche se non voleva grattacapi, quel problema di pidocchi doveva risolverlo...
  • Gli alcolizzati comprano le loro medicine in Barmacia...
  • Se ti trovi in un bagno pubblico guasto dopo aver cagato anche l'anima e non sai come uscirne, basta tirare fuori un cellulare Wi-Fi e scaricare lo sciacquone da internet...
  • Uto Ughi credeva di prendere i topi catturando la loro attenzione suonando il violino. Che utopia!
  • Nella Città del Vaticano alle 17,00 si beve solo te Lipton, d'altronde si sa i cattolici sono monoteisti...
  • Quando lasciai il formaggio incustodito, arrivò il momento topico...
  • Era indeciso se comprare una berlina o un suv, l'importante è che fosse senza stereo.
    Audi o monovolume...
  • Quando per la casa trovi cacchette di topo poste a mo di scritte, si ha a che fare sicuramente con un topografo.
  • In cantina sorpresi un gruppo di sorcini attorno ad una torta con le candeline, stavano festeggiando un toponomastico...
  • Malgrado fosse affetto da alopecia, l'attore teatrale che impersonava Mosè, doveva farsi la barba tutte le sere...
  • Nelle partite di calcio a Phuket quando si battevano le punizioni, la squadra di casa metteva la barriera corallina...
  • Le voci bianche non cantano il Gospel...
  • Per non farsi intimorire dai cani aggressivi bisogna guardarli in cagnesco...
  • Un amato menomato ricomincia da a...
  • Con l'aumento dell'etnia ispanica in Alabama, i fondamentalisti ariani hanno dovuto cedere a malincuore sulla propria purezza modificando la loro sigla in KU KU RU KLUX PALOMA...
  • All'alba dell' universo cantava il gallo...
  • ...nel mezzo del camin di nonna Rita c'era la brace e mi scottai le dita...
  • Quando un setter irlandese e un levriero afgano si incontrano, per comprendersi si annusano il culo, li, parlano la stessa lingua...
  • Per risparmiare sulle vacanze faceva snorkeling dal logopedista...
  • Le sue labbra combaciavano con le mie...
  • In Israele, le famiglie a cui regalano la terra per costruire e coltivare, li chiamano "coloni". Da noi li chiamerebbero "culoni"
  • Dante, guardando il cielo stellato, pensando a Beatrice: "stelle come te"
  • Se nelle manifestazioni la polizia vi blocca mani e piedi, non arrendetevi, fatevi sentire, con testate...
  • Quando fini la mela gli mancò il mordente...
  • Se oggi mantenere la famiglia ti costa un occhio della testa, ti veniamo incontro. Ogni martedì e giovedì, nel nostro centro oculistico facciamo l'estrazione dell'ottico...
  • Loredana attraversando l'Umbria cercando un avvocato:
    Li Bertè, fra Terni c'è, legali vé.
  • Ava gliela dava, invece se vedeva Eva evadeva.
  • Non aveva una fissa dimora, la sera, per dormire, si nascondeva nei magazzini Coin. Coinquilino...
  • San Paolo sulla via di Damasco fece la conversione ad "U".
  • Era un normalissimo egoista ma nelle notti di luna piena si trasformava aiutando tutti gli esseri umani che incontrava: "Filantropo".
  • Volevo morire per un ideale, ma sono stato un vile. la cosa mi ha molto ferito.
  • Sapete qual'è lo scioglilingua più antico?
    Sto qui per questo: "tre triceratopi contro tre triceratopi"
  • In India, ad Agosto, il parco naturale nella regione del Bengala, è chiuso per fiere...
  • Montale ad Ungaretti:"io e te siamo fatti di versi"