mercoledì 21 novembre 2012

riEvoluzione della parola. 1

Ciao esploratori e compagni di viaggio!

Volevo chiudere, provvisoriamente, l'argomento trattato sino ad oggi. Per continuare in modo costruttivo ho bisogno di un confronto tra tutti voi. Il confronto genera dubbi e altre domande a cui rispondere, ma soprattutto genera stimoli. Io non mi sento un Don Chisciotte, quindi è solo un arrivederci a presto. 

Nel frattempo, nell'attesa che battiate un colpo, il mistero del pensiero umano continua a prescindere dall'argomento. Per dimostrarvelo aprirò un altro capitolo, anche questo parte di me. Parlerò del gioco, specificatamente del gioco con le parole. Un mondo incredibile, pieno di sorprese, un gioco che può attraversare varie situazioni che solo noi Esseri Umani sappiamo elaborare: la battuta, la satira, il non senso, il romanticismo, la poesia, la profondità e la superficialità. Insomma tante cose che stimolano il nostro processo creativo. A me piace questo aspetto, mette in evidenza le nostre capacità di usare le parole per creare e trasformare quello che sentiamo e vediamo attorno a noi.
Per cui, come vi ho detto in passato, mettetevi comodi, aprite i vostri sensi e comunicate, quello che lascerete sarà uno dei segni del vostro passaggio in questa vita.

Per cominciare questa nuova avventura la battezzerò con una frase che sarà il punto di unione tra gli scritti passati e quelli futuri.


"Sprofondo nel profondo e mi fondo con il mondo!"


P.S. nel prossimo capitolo scoprirete un diverso Anthony Withdown, ma vi assicuro sono sempre io, solo un po più libero di pensiero e pazzarello!

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